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LA STORIA

LA GENESI (ovvero dall' Idea alla Realizzazione)

La POLISPORTIVA JENE (nasce come "polisportiva" poiché, con una certa lungimiranza, si credette di poter passare col tempo dal calcio ad altri sports più adatti alla terza età) affonda le proprie radici non a caso nell' anno di grazia 1982. Fu allora che il Nucleo Storico composto da vecchi " compagni di merende" venne folgorato dalla geniale intuizione : "mens sana in corpore sano!" si disse con una certa dose di ingenuo e malriposto ottimismo. Inizialmente la scelta ( poi rivelatasi vincente ) fu di riunire non tanto chi esprimesse eccellenti doti tecniche quanto chi avesse affinità morali e caratteriali con il Nucleo Storico. Il passo successivo fu quello di dotarsi dell 'equipaggiamento e dei capi di abbigliamento adatti alla bisogna quali scarpe da calcio , calzini, pantaloncini e magliette, più un set da bagno (molti di noi lo accolsero con malcelata diffidenza ) composto da bagnoschiuma, accappatoio e ciabatte da mare. Per ultimo si cercò un campo da calcio lontano da sguardi indiscreti ed un lunedì settembrino di 18 anni fa iniziò un' epopea che doveva segnare in modo indelebile la vita di molti di noi.  

LA SCALATA AL SUCCESSO (ovvero dall'Affermazione alla Maturità)  

C'erano tutti gli ingredienti per assurgere alle alte vette della celebrità a partire da un materiale umano di prim'ordine al quale mancavano solamente tecnica, fisico ed intelligenza (nessuno ovviamente si accorse della mancanza di quest'ultima). Nulla venne lasciato al caso : per esaltare le prestazioni atletiche vennero dettate ferree regole comportamentali alle quali attenersi scrupolosamente fuori e dentro al rettangolo di gioco. Furono banditi per prima cosa sesso, fumo, alcool e droghe pesanti quali trippa, zampone con lenticchie, pasta e fagioli, cassoeula prima,  dopo e durante le partite. Alcuni di noi sulle ali dell'entusiasmo si sottoposero volontariamente ad un programma di disintossicazione presso una comunità, ma come raramente accade gli dei ci corsero in aiuto e, chissà come, con un crescendo rossiniano  cominciammo ad inanellare una serie di prestazioni di altissimo livello: presi singolarmente potevano sembrare un campionario di scherzi della natura, ma insieme, sorretti da uno spirito pugnace ed indomito, sbaragliavamo avversari del pedigree assai più qualificato. Il nostro nome, fino ad allora oggetto di scherno, cominciò a circolare con insistenza nell'ambiente calcistico e molti ci lanciarono il guanto della sfida convinti di poter aver facilmente ragione di una siffatta squadra: oh illusi, oh sprovveduti ed ingenui! Pochi di loro riuscirono nell'arduo compito di superarci e fu così che conquistammo rispetto e ammirazione. Presto intorno al nome Jene si creò un alone non di sudore ma di mito. Com'è difficile cavalcare l'onda del successo senza lasciarci travolgere! Com'è dura la vita di chi, sotto la luce dei riflettori, viene continuamente messo alla prova e deve sempre dare il meglio di sé stesso e questo meglio non è mai abbastanza!  

IL VIALE DEL TRAMONTO (ovvero la Decadenza e l'Oblio)

Passano gli anni ed è noto che per tutte le battaglie, sebbene coronate da successo, c'è un prezzo da pagare. Durante questo quasi ventennale percorso, molti anno dovuto cedere il passo orribilmente segnati nel corpo e nella mente. Il vecchio ed amato Lasonil, i cerotti, le bende ed il mercuro-cromo stanno per essere subdolamente soppiantati da flebo, by-pass e tende ad ossigeno. Ma non importa: noi, quelli che restano e resistono ad oltranza, continuiamo ogni lunedì a correre, magari sovrappeso, magari canuti, calvi ed imbolsiti, ma con la stessa voglia di vincere fino a quando le nuove generazioni non saranno in grado di sostituirci degnamente.

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